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VDA-03-01
Valle d’Aosta durante la fiera di Sant’Orso tra prodotti tipici artigianali e gourmet
VDA-03-01
Periodo:: Inverno, Eventi
Durata: inverno
Regione: Valle d'Aosta

1° giorno: arrivo in tarda mattinata degli ospiti. Visita al forte di Bard con successivo transfert presso enoteca per visita e pranzo a base di prodotti tipici abbinati ai vini della Valle.  Pranzo leggero di arrivederci con vini aziendali e formaggi e salumi tipici quali il prelibato lardo DOP della Valle d’Aosta presso ristorante aziendale. Sarà possibile acquistare in loco i prodotti aziendali qui degustati. Nel primo pomeriggio transfer a Nus con breve sosta lungo la strada per ammirare il monumento ai viticoltori e visita ad azienda casearia del Consorzio produttori e tutela Fontina DOP con degustazione. Nel tardo pomeriggio transfer ad Arnad per visita alla cooperativa agricola la Kiuva.  Arrivo in serata ad Aosta, sistemazione degli ospiti in albergo e relax, prima di godere cena di Benvenuto, con menu invernale aostano. Passeggiata in centro città, per godere degli ultimi preparativi della Aosta in festa per la Fiera di Sant’Orso e per la Veille. Pernottamento.

 

2° giorno: Colazione e check-out in albergo. Colazione in albergo. transfer a Morgex per visita a Cave du Vin Blanc de Morgex et de La Salle, per compenetrarsi con le tecniche di coltivazione della vite in montagna, di raccolta e vinificazione delle uve, di affinamento e degustazione dei vini valligiani più tipici: degustazione Pranzo di arrivederci presso agriturismo/trattoria con prodotti tipici. Fine servizi, partenza degli ospiti. Pomeriggio a Courmayeur per passeggiata in centro storico tra gli sciatori e salita sulla nuova cabinovia ad ammirare il massiccio del Monte Bianco. Rientro a Aosta per breve relax, prima di gustare cena tipica. Pernottamento.

Opzione: Colazione e check-out in albergo. Partenza ospiti e fine dei servizi.

 

3° giorno:. Visita guidata per l’Aosta romana e tempo libero in città per pranzo leggero e shopping tra le bancarelle dei prodotti tipici ed artigianali della Fiera di Sant’Orso. Verso le 16 transfer alla vicina Quart, con sosta in punto panoramico lungo il viaggio per ammirare il castello e proseguimento poi verso la Cave Grosjean per degustare i vini prodotti dai Fratelli Grosjean utilizzando i vitigni autoctoni valdostani senza ricorso a trattamenti insetticidi ed acaricidi; degustazione e breve spostamento presso la Distilleria Saint Roch, per scoprire i segreti della lavorazione dei distillati di montagna e del Genepy: degustazione.  Fine servizi

 

La Millenaria Fiera di Sant’Orso e la sua storia

Nelle strade cittadine si ripete ogni anno un evento che mette in luce i frutti del lavoro artigianale valdostano: scultureoggetti tornitiopere di intagliointreccio. Il legno è certamente il "re" della Fiera, integrato da stupendi esempi di lavori in pietra ollare, ferrorameceramicavetrotessuti e pizzi frutto delle capacità e della fantasia di artigiani e hobbisti.

L'anno 1000 è considerato l'anno "zero" della Fiera. La leggenda vuole che tutto abbia avuto inizio nell'area della Chiesa di Sant'Orso. Proprio di fronte alla Chiesa il Santo, vissuto prima del IX secolo, era solito distribuire ai poveri indumenti e "Sabot", le tipiche calzature in legno ancora oggi presenti in Fiera. Al giorno d'oggi è tutto il centro cittadino ad essere coinvolto nella manifestazione che si è trasformata in un grande momento di festa. Le due giornate rappresentano l'occasione per gli artigiani, i visitatori e gli appassionati di incontrarsi, fare quattro chiacchiere, scambiarsi idee e suggerimenti e di venire a contatto con un mondo fatto di gesti tramandati di generazione in generazione che vive e si evolve ancora oggi, nell'era del digitale.

La Fiera è anche musica e folklore, un'occasione per partecipare a degustazioni ed un'opportunità per assistere a dimostrazioni dal vivo.

I simboli 

Il simbolo della manifestazione è il Galletto ma sono tanti gli oggetti legati alla tradizione. I Sabot naturalmente, la Coppa dell'Amicizia e la Grolla, i giocattoli "Tatà" e poi gli oggetti di uso quotidiano fino a qualche decennio fa: rastrellicestini e gerlebotti.

I ciondoli

Il ciondolo distintivo della Fiera è un ottimo souvenir e può essere acquistato al banchetto situato alla Porta Praetoria. Diverso in ogni edizione, rappresenta un attrezzo o strumento utilizzato dagli agricoltori e dagli allevatori.
Anche l'Asiv - Associazione scultori e intagliatori - propone un ciondolo in vendita al banco di via Conseil des Commis. I fondi raccolti vengono devoluti a favore di un'associazione di volontariato valdostana.